Le tendenze della logistica nel 2023

Prima di entrare nel dettaglio di quelle che saranno alcune delle principali tendenze logistiche per il 2023, è necessario ricordare il ruolo centrale nella società svolto dalla logistica dal punto di vista economico. Si stima infatti che il settore della logistica e dei trasporti sia responsabile del 12% del PIL mondiale e si presuppone che questa percentuale sia destinata ad un ulteriore aumento.
 
L’e-commerce ha proseguito la sua crescita lungo tutto il 2022 e si conferma una grande opportunità che innalza la domanda di servizi logistici e spinge sempre più aziende verso l’outsourcing di quest’ultimi. Gli anni passati hanno sancito un cambiamento del comportamento d’acquisto degli utenti andando ad impattare le supply chain globali ed il mondo degli acquisti online.
 
Anche quest’anno si conferma all’insegna dell’automazione e digitalizzazione dei magazzini con una particolare spinta verso agilità e sicurezza. Ci si aspetta infatti che la logistica debba essere flessibile per essere competitiva e ciò spinge gli operatori del settore ad adattare i magazzini per far fronte agli imprevisti ed evitare perdite. Una logistica sempre più elastica è divenuto un aspetto rilevante nella logistica 4.0.

Digital Twin

Una delle novità di questo 2023 sarà la diffusione del digital twin. Tradotto in italiano gemello digitale, questa tecnologia si riferisce alla creazione di una replica virtuale del magazzino al fine di studiarne il comportamento. Tale sistema di simulazione consente di riprodurre il layout di magazzino, i flussi degli operatori e le operazioni di stoccaggio delle merci. Questo può risultare utile tanto per i magazzini di nuova realizzazione quanto per quelli già esistenti e con uno storico alle spalle.
 
Alcune aziende leader del settore se ne servono già con l’intento di migliorare i propri processi acquisendo informazioni che permettano loro di influire nel processo decisionale strategico. In particolare, è possibile stimare in anticipo il possibile risultato di modifiche specifiche e l’introduzione di nuovi elementi nel workflow.

Cloud system e dati

Nell’era dei dati la logistica non fa eccezione ed il data mining è importante per riuscire ad analizzare ciò che la logistica produce, rilevare pattern e valutare le performance dei cicli operativi che compongono la supply chain. Queste operazioni risultano utili nelle operazioni di ottimizzazione e aiutano il processo decisionale di chi la logistica la gestisce.
 
Rimane indispensabile l’uso di un WMS (Wharehouse Management System) per il magazzinaggio e la sicurezza dei dati, i quali vengono messi in cloud in modo da essere accessibili agli operatori dai vari dispositivi. Esso è in grado di parlare con i vari reparti del magazzino grazie a tecnologie quali intelligenza artificiale, machine learning ed internet of things. Quest’ultima viene impiegata anche per tenere traccia dello stato del prodotto, delle sue condizioni di stoccaggio e di spedizione, consentendo di raccogliere dati in tempo reale.
 
La complessità e l’elevata professionalità richiesta per allestire e svolgere le operazioni logistiche sta spingendo verso lo SCaaS (Suply Chain as a Service) che porta ad un processo di esternalizzazione di queste attività in un modello flessibile con uno o più partner logistici.

Sostenibilità

Diminuire l’impatto ambientale delle attività umane è necessario. Sebbene a livello globale siano stati fatti dei passi in avanti nei confronti di questa consapevolezza, è molto più complesso mettere in atto strategie e modifiche che portino ad un consistente cambiamento dell’impatto delle attività sull’ambiente. Sicuramente nella logistica questo non è un compito facile.
 
Le emissioni derivanti dal trasporto delle merci sono difficili da abbattere anche a causa dell’aumento della domanda stessa di logistica. Per poter diminuire tale domanda è indispensabile un cambiamento culturale che modifichi il nostro modo di concepire ed accedere a prodotti e servizi.
La decarbonizzazione tramite l’utilizzo di veicoli elettrici è una buona soluzione a livello locale per trasporti brevi mentre per avere un impatto positivo sulla distribuzione su larga scala si potrebbero gestire gli spostamenti impiegando al meglio treni e riducendo l’impiego di camion.
 
Parlando della supply chain nella sua interezza, è auspicabile una gestione dei rifiuti che riduca al minimo gli sprechi e punti al riutilizzo dei materiali in altri cicli produttivi, promuovendo il più possibile l’uso di materiali biodegradabili.
 

RPA (Robot Process Automation)

Con il termine RPA si intende Robot Process Automation, che ha come obbiettivo l’utilizzo di robot per diffondere l’automazione legata ad attività cicliche e ripetute. A partire dal tracciamento della merce ed il controllo degli ordini, fino ad avere robot in collegamento diretto con i programmi coinvolti nella gestione e monitoraggio del magazzino. Questo permette l’evasione automatica di ordini sulla base di specifici parametri e soglie di riferimento. Ciò aiuta nell’esecuzione del workflow delle merci all’interno del magazzino riducendo i margini di errore e di rischio.

Droni e veicoli

L’impiego dei droni aumenterà nel corso del 2023 e alcune multinazionali già li utilizzano per la consegna aerea dell’ultimo miglio. Inoltre, inizieranno ad essere più impiegati all’interno dei magazzini automatizzati in operazioni di scansione codici ed inventario allo scopo di migliorare la gestione delle scorte.

L’intelligenza artificiale sta facendo anche passi in avanti dal punto dell’automazione automobilistica. Veicoli a guida autonoma ci potrebbero portare verso trasporti più veloci e sicuri. Tutto ciò deve sempre tenere conto dell’esigenza di avere un personale adeguatamente formato per la gestione di mezzi e dispositivi.